E questa volta è stato scelto il giorno di Natale per propinare all'opinione pubblica mondiale l'ennesima bufala sulla fantomatica Al Qaeda, con protagonista il nigeriano Umar Farouk Abdulmutallab che avrebbe cercato di far esplodere il volo 253 della Delta Airlines Amsterdam-Detroit.
Ma d'altronde si sa che "urge" ogni tanto ricordare alla gente di continuare ad avere paura, ad essere terrorizzata.
Naturalmente anche in questo caso è arrivata inesorabile la solita valanga di dispacci di agenzia che ha inondato i siti web dei principali quotidiani italiani con l'ovvio intento di confondere.
Uno di questi, tratto dal sito de Il Corriere della Sera, è veramente incredibile e recita testuale: L'attentatore nigeriano del volo di Natale tra Amsterdam e Detroit avrebbe tentato di imbarcarsi senza passaporto, aiutato da un complice ricercato dalla polizia olandese. La notizia e' emersa grazie a una coppia di avvocati americani che si trovavano sullo stesso volo. Secondo quanto riferisce il sito web del Michigan mlive.com. Mutallab, l'attentatore, era stato accompagnato in aeroporto da uomo molto elegante che si e' avvicinato all porta d'imbarco chiedendo cortesemente all'addetto se il suo giovane amico poteva imbarcarsi senza passaporto perche' "si trattava di un profugo sudanese".
Oppure questo sempre tratto dal sito web del Corriere: Il giovane nigeriano che ha tentato di farsi esplodere a bordo dell'aereo in volo da Amsterdam a Detroit nel giorno di Natale, ha dichiarato agli agenti dell'Fbi: "Ci sono molti altri, come me, nello Yemen, pronti a colpire". Il network americano ha anche confermato che Abdul Mutallab ha detto agli inquirenti di essersi addestrato nello Yemen e di aver avuto legami con il leader locale di al Qaeda.
Ma anche questo non è male, tratto invece dal sito di Repubblica: Mentre l'amministrazione Obama cerca di capire se al-Qaeda fosse in qualche coinvolta nel fallito attentato di Detroit, Umar Farouk Abdulmutallab, l'aspirante kamikaze nigeriano e' stato trasferito dalla prigione in ospedale; e non dovrebbe presentarsi nell'udienza giudiziaria prevista per oggi, alle 14 ora di Detroit, quando la procura chiedera' di poter ottenere il suo Dna. Ma intanto la Cnn, citando una fonte non identificata ma "con conoscenze sull'indagine", ha reso noto che il nigeriano portava con se' sufficiente esplosivo da distruggere l'aereo se fosse esploso.
Si potrebbe continuare ancora ma è già fin troppo noioso così....
Terrorista o agente della CIA? Forse entrambi?
da Russia Today (http://rt.com/Top_News/2009-12-22/terrorist-cia-mumbai-attack.html.) - 22 Dicembre 2009
Il cittadino statunitense David Headley, che è stato arrestato in connessione con gli attentati terroristici a Mumbai dello scorso anno, potrebbe essere stato un doppio agente della CIA al momento dell'incidente, secondo giornalisti statunitensi.
Più di 160 persone furono uccise nel centro finanziario di Mumbai durante tre giorni di attacchi perpetrati da un gruppo di 10 uomini armati, a partire dal 26 Novembre 2008.
Headley ha presumibilmente contribuito a pianificare l'attacco conducendo missioni di ricognizione a Mumbai.
A più di due mesi dall'arresto a Chicago del jihadista Pakistano-Americano David Headley, i servizi segreti indiani sono ancora divisi sul fatto se siano stati informati completamente circa le operazioni dell'agente infiltrato nella milizia Lashkar-e-Taiba.
Il dibattito pubblico è concentrato sul fatto che Hadley - che era un informatore del Drug Enforcement Administration (Amministrazione per l'applicazione delle leggi sugli stupefacenti) dopo essere stato arrestato con due chili di eroina nel 1988 - può essere stato inserito dai servizi segreti USA nella milizia Laskar dopo la sua scarcerazione nel 2002.
Ha detto lo scrittore e giornalista Webster Tarpley "Se questo David Headley stava lavorando per la CIA per tutto questo tempo, il che è una conclusione plausibile, ciò significa che la CIA era implicata e stava creando e pianificando l'attacco terroristico di Mumbai del 2008".
ARTICOLI CORRELATI:
Già poco dopo gli eventi di Mumbai, Megachip pubblicò un articolo di Alessandro Cisilin molto attento alle incongruenze dei fatti raccontati dalle autorità e accurato nel riportare le notizie sul ruolo dei servizi segreti di più paesi: Mumbai, un altro 11 settembre? Sì, anche nelle balle.
Sulla vicenda di David Headley segnaliamo anche un ottimo articolo di Francesca Marino comparso su L'espresso n. 52, anno LV del 29 dicembre 2009: Doppio Gioco a Mumbai.
Leggende di Natale
di Gianluca Bifolchi - http://blogghete.blog.dada.net - 28 Dicembre 2009
E’ Natale, tempo di fiabe e di racconti intorno al fuoco. I nostri bambini scartano doni e viaggiano con la fantasia verso lande incantate, abitate dagli stravaganti personaggi della nostra grande tradizione favolistica: dal freddo dell’Artico arriva Babbo Natale, con la sua slitta trainata da renne volanti, e discende nottetempo per i camini portando regali ai bambini buoni; la Befana, dal suo rifugio nel Ministero dell’Istruzione, attraversa sulla sua scopa il cielo di gennaio, portando caramelle ai fanciulli e carbone per i loro insegnanti; dalle montagne del magico regno di Tora Bora arriva il simpatico e barbuto Bin Laden, con i suoi allegri compagni di Al Qaeda, portando sulle spalle un sacco grande grande pieno di esplosivi-petardo per terroristi da telefilm di Chuck Norris e di cittadini italiani rapiti da improbabili orchi cattivi, con improbabili modalità in improbabili circostanze.
In occasione delle feste natalizie, ho pensato di sottotitolare, per i lettori grandi e piccini che credono ancora alle favole, questo filmato tratto dal documentario “The Power of Nightmares”, girato nel 2004 da Adam Curtis per la BBC. Vi si narrano, con toni che stanno a metà tra una fiaba dei fratelli Grimm e un film di John Landis, le origini della fantastica organizzazione terroristica che fa sognare ancora oggi i mocciosi delle redazioni giornalistiche di tutto il mondo e i loro imberbi lettori. Buon divertimento, cari bambini.
P.S.: Ho trovato particolarmente esilaranti le scene della ricerca del fantomatico bunker di Bin Laden sulle montagne di Tora Bora. Veramente, è roba da racconto di Kafka o di Buzzati! Il Times di Londra pubblica un disegno con la piantina del rifugio del Signore dell’Oscurità sulle montagne maledette e tutti gli eserciti dell’Occidente si precipitano sul luogo a dare la caccia ai fantasmi, facendosi anche fottere quattrini dai furbi mujaheddin che giurano di avere visto gli spettri e di sapere dove si trovano.
Che bello se Al Qaeda esistesse davvero e avesse sul serio il potere di porre fine alla civiltà occidentale! La nascita di una civiltà epurata dagli allocchi sarebbe veramente uno splendido regalo di Natale.