venerdì 1 ottobre 2010

Dopo la statuetta del Duomo ecco l'altra bufala: l'agguato a Belpietro

Circa un anno fa, mentre Berlusconi era già ai minimi in termini di consenso nel Paese e tra i suoi alleati di governo, una pseudo-statuetta del Duomo gli è caduta come manna dal cielo salvando così ancora una volta la poltrona grazie alle proprie doti recitative nel suo personaggio migliore, la vittima.

E ieri, dopo lo scontato voto di fiducia al Senato che sancisce l'inizio del countdown verso le elezioni di marzo, ancora una volta cade provvidenziale la manna dal cielo. Sotto forma ora di un uomo misterioso che nessuno ha visto bene in faccia e che, indossando una pettorina della Guardia di Finanza, avrebbe cercato di sparare a un agente della scorta del direttore del quotidiano Libero, Maurizio Belpietro.

Ma guarda caso la pistola sì è inceppata, del suo aspetto non si sa nulla, era buio ed è fuggito. C'è solo una sua vaghissima descrizione fatta dall'agente della scorta che avrebbe reagito sparando tre colpi. In aria, guarda caso...

Basta così o bisogna andare avanti a descrivere questa pietosa e ridicola messinscena, creata ad arte per spostare ancora una volta l'attenzione mediatica e far recitare la parte della vittima a un vero e proprio squalo dell'informazione che sicuramente sarà presto spalleggiato da tutto il centrodestra che vomiterà fiumi di bile contro "il ritorno del terrorismo di sinistra" e bla bla bla, sviando dai problemi che per l'ennesima volta il governo non sarà in grado di affrontare e dando così il via alla campagna elettorale?

Insomma il solito film trito, ritrito e visto fino alla nausea.


P.S. Belpietro dopo l'accaduto ha veramente superato ogni senso del ridicolo quando, ricordando che anche Vittorio Feltri ed Emilio Fede girano con la scorta, ha detto che "Siamo tutti dell’area moderata"......grasse risate in sala....

E' proprio vero che ormai le parole hanno perso il loro significato reale...