venerdì 27 novembre 2009

Un coglione di nome Guzzardi

Stendiamo un velo pietoso sulla ridicola messa in scena, partorita dalla mente di un coglione che si definisce giornalista: tale Francesco Guzzardi de Il Giornale.


P.S. I messaggi di solidarietà al coglione scritti dal coglione stesso, sono veramente di un'incredibile comicità surreale.


Quei terroristi de Il Giornale
di Alessandro Robecchi - www.ilmanifesto.it - 26 Novembre 2009

La crisi rende nervosi, crea paura, confonde, e costringe molti a fare due lavori. Come non essere solidali quindi con Francesco Guzzardi, il valoroso cronista ligure de Il Giornale costretto a scriversi da sé le lettere di minaccia firmate Brigate Rosse, a consegnarle in redazione, a leggere con commozione le mail di solidarietà dei lettori? Tutto da solo! Ci chiediamo con angoscia cosa abbia dissuaso Francesco Guzzardi, questo eroe del suo tempo (e purtroppo pure del nostro) dallo spararsi in un piede, dal rapirsi da solo.

Pare di vederlo, nel sonno che si urla da solo "comunista!", magari che studia come gambizzarsi e poi che dichiara (ma questo è vero): “Se chi ha scritto questo messaggio intendeva intimorirmi o addirittura costringermi a tacere, è bene che se lo tolga subito dalla testa”. Bravo Guzzardi! Non lasciarti intimorire dalle lettere di minaccia che ti scrivi! Va detto che la lettera minatoria, vergata a mano, con una stella a cinque punte e la scritta Brigate Rosse non era di quelle piacevoli.

Diceva testualmente: “Non abbiamo ancora deciso se spaccare il culo prima al vostro servo Guzzardi l’infame della Val Bisagno e degli sbirri o passare prima da voi molto presto lo scoprirete” (la punteggiatura è tutta sua). Non esattamente il solito linguaggio brigatista, tanto che qualcuno si era preoccupato: dove andremo a finire se anche le Br cominciano a scrivere come un concorrente del Grande Fratello?

La Digos di Genova, per fortuna, ha messo le cose a posto: è bastato far scrivere due righe al Guzzardi per capire che la vittima delle minacce e il minaccioso brigatista erano la stessa persona. Per fortuna ora è tutto chiarito, possiamo rilassarci, smettere di tremare, leggere con qualche divertimento le lettere di solidarietà all’autominacciato che se la prendono con quei cattivoni di comunisti.

E magari andarsi a ripescare le dichiarazioni dei giorni scorsi sul pericolo terrorista. Il ministro Sacconi: “Prosciugare l’acqua in cui nuotano i pesci dell’eversione!”. Giusto! Bravo! Prenda un po’ di carta assorbente e vada a Il Giornale. Lì c’è da far bene.


Il brigatista del Giornale
di Beppe Grillo - www.beppegrillo.it - 25 Novembre 2009

Il giornalista Francesco Guzzardi del Giornale è l'autore del messaggio delle BR con la stella a cinque punte pieno di minacce assortite. L'infaticabile Guzzardi ha scritto il messaggio. Lo ha ricevuto, pubblicato, denunciato. Tutto da solo. Uno stakanovista dell'informazione di regime. Alla Digos è stata sufficiente la prova calligrafica per scoprirlo. Uno così poteva lavorare solo con Vittorio Feltri. Dopo "Betulla" Renato Farina, "Citrullo" Guzzardi.

Testimonianze. La solidarietà a Guzzardi e al Giornale


da www.ilgiornale.it - 19/25 Novembre 2009

Caro Massimiliano, leggo di questa truce intimidazione nei confronti di Francesco Guzzardi. Minaccia figlia di quella intolleranza beota di chi non ha argomenti né pensieri e dunque pericolosa. Mi auguro che siano solo esagitati senza costrutto alcuno, ma non posso altro che mettermi al vostro fianco, come sono sempre stato, nel sostenere le battaglie controcorrente che hai sempre fatto con la tua redazione: una redazione coraggiosa che non ha mai evitato, sia pure con garbo, di mettere i piedi nel piatto quando necessario; attitudine questa che porta ai lettori magari uno spiraglio di verità ma che irrita e, come abbiamo visto, induce anche alle minacce. Andate avanti.

Coordinamento Regionale Liguria

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Esprimo la mia solidarietà alla redazione genovese de il Giornale, al giornalista Francesco Guzzardi ed al caporedattore Massimiliano Lussana. È riprovevole l’atto intimidatorio con cui si svilisce il lavoro di Lussana, Guzzardi e di tutta la redazione al servizio del cittadino. Raccontare le vicende della Media Val Bisagno è stato rendere conto ai genovesi della situazione delle periferie: un dovere, prima ancora che un diritto. Per questo, siamo ancora una volta dalla parte del Giornale ed invitiamo tutti i giornalisti a continuare in questo lavoro che è un vero servizio pubblico. Auspico che il mittente delle minacce sia presto identificato: non è certo una coincidenza che la lettera sia giunta al Giornale proprio in relazione ad un articolo sulla Media Val Bisagno, municipio i cui consiglieri hanno in passato ricevuto simili intimidazioni.

On. Avv. Roberto Cassinelli
deputato Pdl

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Esprimo piena solidarietà alla redazione de il Giornale ed in particolare al coraggioso giornalista Francesco Guzzardi per le vili minacce ricevute. Mi rendo disponibile a partecipare a qualsiasi iniziativa che possa esprimere concretamente il diritto di informazione della vostra testata.

Giuseppe Murolo
consigliere comunale Pdl e residente in Val Bisagno

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Carissimo Massimiliano, abbiamo appreso con amarezza delle minacce pervenute al Giornale e rivolte a tutta la redazione al giornalista Francesco Guzzardi. Intimidazioni come queste sono da condannare fermamente perché mirano ad impedire quella libertà di informazione, spesso coraggiosa, di cui Il Giornale e tu caro Massimiliano, siete tra i più autorevoli sostenitori.
Approfittiamo dell'occasione per rinnovarti la nostra stima e riconoscenza per le tante battaglie che porti avanti sempre a testa alta e con grande onestà intellettuale.
Un caloroso abbraccio.

Il Gruppo Regionale del Pdl

Vi sono sempre vicino, non mollate mai. Un abbraccio al coraggioso Francesco Guzzardi.
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Tutta la nostra vicinanza e solidarietà dopo le vergognose minacce a Francesco Guzzardi
Marco Cappeddu
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Che schifo vedere questa società che mentre da una parte difende il diritto di stampa quando questa ritengono possa venir a nuocere la loro parte ed invece attaccano con tecnica «brigatista» quelli che definiscono «servi del padrone»! Esprimo a Te Massimiliano e a tutta la tua redazione la mia sincera solidarietà e condanno questa aggressione terrorista e per i continui vergognosi attacchi che spesso vengono rivolti alla vostra testata da parte degli «anti-italiani». La stessa solidarietà valga anche a tutti quei giornalisti che svolgono il delicato compito di informare con correttezza la collettività.
Voglio augurarmi che adesso, in assenza di un governo che tentenna, nei confronti di questi personaggi movimenti e vari centri sociali e tutti quelli che ci stanno dietro, ci siano rapide indagini e pronte e pesanti pene prima di dover assistere al ripetersi dei tragici fatti che ben ricordiamo.
Resto a disposizione per quanto possa essere di utilità compatibilmente con le mie poche capacità.
Con affetto, vostro
Piergiorgio Razeti
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Con colpevole ritardo vorremmo esprimere la nostra solidarietà al dott. Guzzardi per le vigliacche minacce di cui è stato oggetto. Manifestare le proprie idee, a quanto pare, dà fastidio a qualche persona «democratica». Con simpatia.
Nello Caccavale
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Caro direttore Massimiliano Lussana, leggendo quanto accaduto al vostro Francesco Guzzardi e alla Redazione, si resta sbalorditi e pensosi.
Facciamo dunque quadrato immaginando che, a parte la volontà di andare avanti, Francesco stia passando un momento brutto e con lui tutti Voi e la sua famiglia.
Sono sicura che la solidarietà sia arma efficace contro i vili.
Quei vili che circolano a Genova. Che strisciano dietro le porte chiuse, che si muovono di notte, che sabotano e incendiano.
Saluto i colleghi consiglieri della Valbisagno ai quali auguro la forza di affrontare un frangente tanto delicato e preoccupante.
Attraverso i Municipi il Comune ha ottenuto di dividere il territorio isolandone le singole porzioni. Micro-mondi avulsi, scollegati e in affanno per un surplus di mansioni; divisi quasi da confini fisici. Così rischiano di apparirci lontane le vicende della Valbisagno. E invece appartengono alla città, a noi tutti. A Genova ferita troppe volte nei decenni dalla violenza e dall'arroganza, dal radicalismo politico.
Caro Francesco, conservo i tuoi articoli e resoconti nella mia rassegna stampa come esempio del coraggio «normale» e quotidiano di un lavoratore, di un giornalista «colpevole» di informare e svolgere attentamente il proprio mestiere.
Forza Francesco, forza «Il Giornale». Forza!
Con affetto.
Milena Pizzolo
Ass. Territorio Municipio Centro Est
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Caro Massimiliano, esprimo la mia vicinanza al Giornale, di cui mi onoro di essere collaboratore, e a Francesco Guzzardi per le inaccettabili minacce ricevute. Mi associo alla sorpresa di Sandro Biasotti che rilevava la stranezza di questi attacchi in relazione a servizi giornalistici sulla Val Bisagno. Evidentemente, la fotografia della situazione e il diritto ad esercitare una cronaca corretta, agli occhi dell’anonimo estensore delle minacce, sono da rubricare come reati di lesa maestà.
Edoardo Musi
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La solidarietà a Francesco Guzzardi e alla redazione da parte di un amico de «Il Giornale» per le vili minacce che avete ricevute si carica non tanto di rabbia e indignazione, scontate, quanto di maggior determinazione a impegnarsi nella battaglia contro tutti i maestrini che da qualche tempo «delirano» di libertà di stampa minacciata ma che poi ignorano, come riferisce Diego Pistacchi nel suo corsivo, quel minimo di solidarietà che meriterebbe un loro collega e un quotidiano fatti oggetto di pesanti minacce per aver riferito doverosamente fatti accaduti in città. Quei maestrini li conosciamo bene. Sono stati allevati e cresciuti nello stesso brodo di intolleranza che genera gli esaltati che mandano lettere minatorie anonime. Forse credono di intimidire. Non hanno capito che ormai sono fuori corso.
Dionisio di Francescantonio
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Sono sempre in prima linea, insieme a voi, e la vicenda della lettera a Guzzardi mi fa sentire, se possibile, ancora più vicino alla grande famiglia del Giornale.
Rocco S.
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Sono un lettore dal primo numero e per la prima volta scrivo a quello che considero anche un po’ il mio Giornale per dare tutta la mia solidarietà al dottor Francesco Guzzardi e alla redazione per i vili attacchi che vi sono stati rivolti. Vi prego, continuate così, la libertà di idee e di valori che vi contraddistingue è un baluardo per noi lettori. Continuate a informarci di ciò che accade e denunciare le malefatte di certa politica.

Cordiali saluti
Antonio Schenone