mercoledì 11 giugno 2008

Le continue minacce USA al Pakistan

Mentre Frattini e La Russa ufficializzano davanti alle Commissioni Esteri e Difesa delle due Camere l’intenzione del governo di ridurre i caveat che regolano la missione militare italiana in Afghanistan e di aumentare il numero di carabinieri da inviare in Iraq per formare la polizia irachena, tre donne e un bambino afghani sono rimasti uccisi nella provincia di Paktia insieme a numerosi guerriglieri nel corso di un'operazione militare della coalizione sotto comando USA che mirava a colpire due leader dei guerriglieri.
Questa è quantomeno la motivazione ufficiale dei fatti.

Bush intanto sta arrivando a Roma dove appunto riceverà il regalino del taglio dei caveat confezionato dal governo italiano mentre in cambio farà finta di impegnarsi nel cercare di convincere i membri del gruppo dei 5+1 a farvi entrare anche l’Italia. Inutilmente, la Germania non ci vuole.

Ma mentre prosegue l’ultimo tour europeo di Bush che sonda i consensi europei per un ulteriore giro di vite delle sanzioni contro l’Iran ed un sostegno dell’UE per un eventuale intervento armato targato USA-Israele contro Teheran, è arrivata la notizia che almeno 11 soldati pakistani sono morti per un missile sparato dal territorio afghano sulla loro postazione di frontiera, dopo un lungo combattimento con i militari di Kabul.

Sembra che gli scontri siano stati innescati dal tentativo dei soldati afghani di assumere il controllo delle strategiche alture di Soran Dara che confinano con la provincia afghana di Nangarhar e su cui e' aperto un contenzioso con il Pakistan. Il missile ha ferito anche altri nove soldati di Islamabad.

Non è comunque la prima volta che si registrano scontri lungo la frontiera fra i militari pakistani e le truppe afghane assistite dai soldati americani di Enduring Freedom. Islamabad ha piu' volte protestato per il lancio di missili americani dal territorio afghano, compreso quello che a maggio ha ucciso una decina di persone nella provincia di Bajaur.

Anche questa volta il Pakistan ha accusato gli USA di aver utilizzato un velivolo spia senza pilota per lanciare il missile che ha ucciso i soldati pakistani. Inoltre secondo Al Jazeera, un leader tribale ha detto che i combattimenti tra forze afghane e straniere da un lato e soldati pakistani e milizie tribali dall’altro sarebbero durati più di 4 ore e che ben due aerei USA sarebbero intervenuti con ripetuti lanci di missili.

In sintesi, si tratta dell’ennesimo avvertimento a Islamabad di Washington e Kabul che hanno più volte accusato il Pakistan di non fare abbastanza per contrastare i movimenti della guerriglia talebana sul suo territorio.
Anzi, se è per questo il nuovo governo pakistano è impegnato in veri e propri colloqui di pace con i taliban e ha già scarcerato molti miliziani.
Si prevedono quindi altri missili USA sul Pakistan, che prima o poi però reagirà seriamente.