giovedì 20 marzo 2008

Alitalia, oggi le comiche


Alitalia sta per fallire ed è cosa nota a tutti. Dopo quasi un anno e mezzo dalla decisione del Governo Prodi di vendere la compagnia di bandiera, l’unica proposta di acquisto rimasta in piedi è quella di Air France che prevede 2100 esuberi tra il personale e l’uscita da Malpensa facendo di Fiumicino il suo unico hub.

Il Governo è stato accusato dal centrodestra di gestione dilettantesca e frettolosa della trattativa, ma se dopo un anno e mezzo non è stata ancora attuata concretamente la vendita ci vuole un bel coraggio a definire frettolosa la trattativa….ma si sa, siamo in Italia e dar fiato alla bocca è lo sport preferito della nostra classe “dirigente”.

Ma nelle ultime 24 ore questa vicenda sta assumendo quei contorni (tragi)comici tipici del nostro Belpaese. Infatti solo ieri, dopo appunto un anno e mezzo dall’inizio dell’asta di acquisto, Silvio Berlusconi si è ricordato di essere uno degli uomini più ricchi del mondo dichiarando: “Dopo l'annuncio della mia contrarietà, Air France rinuncerà alla partita su Alitalia lasciando spazio all'ingresso di Air One, la cui regia nell'operazione considero indispensabile. Tale operazione sarà sostenuta dall'aiuto di una cordata di banche, tra le quali potrebbe esservi Banca Intesa, e di altri imprenditori, tra i quali vi potrebbero essere anche i miei figli…Io non credo che se uno è tra i primi dieci gruppi italiani non entra, che figura ci fa...?…Anche io sarei disponibile ad un sacrificio, ma mi accuserebbero subito di avere un interesse. Potrei partecipare alla pari degli altri, ed anche i miei figli credo che non direbbero di no. La regia dell'operazione resterebbe ad Air One, che potrebbe sfruttare le sinergie con Alitalia. Dietro di lei altri imprenditori e naturalmente delle banche, tra le quali Banca Intesa, che domani, mi dicono, terrà un cda in cui dovrebbe dare via libera all'operazione.”
Ma la sua perla finale è questa: ''Di Alitalia ho parlato stamattina a Romano Prodi ed ho chiesto che faccia un prestito ponte in grado di far partire la cordata degli imprenditori italiani''.
Incredibile.....

Un paio di domande sorgono spontanee: dov’era Silvio fino a ieri sera? Perché ha aspettato tutto questo tempo?
Si potrebbe pensare all’ennesima sua boutade da campagna elettorale, buttata lì durante la festa di compleanno di Maroni in un ristorante romano, con l’aiuto magari di qualche bicchiere di champagne.

Ma la faccenda è terribilmente seria e alle dichiarazioni di Berlusconi, il Cda di Banca Intesa che si riunisce oggi risponde così: “Alitalia non è all’ordine del giorno”, smentendo categoricamente quanto detto ieri dal leader del centrodestra.
Lo stesso presidente di Alitalia, Maurizio Prato, ha dichiarato: ”Ma dove sono poi queste cordate strillate sulla stampa e mai pervenute all'azienda?”, aggiungendo che: “le possibili cordate appoggiate dalle banche poi farebbero gravare il debito sull'azienda. Se l'offerta di Air France dovesse essere rifiutata, Alitalia porterebbe subito i libri in tribunale”.

In conclusione, le parole del Ministro Bersani: "Resto allibito di fronte a cordate improvvisate di notte dopo un anno e mezzo che è in corso la vicenda Alitalia. La vicenda Alitalia dimostra che siamo un paese di irresponsabili in senso tecnico, nel senso che nessuno si prende le responsabilità e chi se le prende viene massacrato".

Si attende la prossima puntata di questa (tragi)comica pantomima, e cioè il fallimento di Alitalia.