domenica 23 marzo 2008

Iraq: il perenne delirio dell’Idiota

Sono passati ormai ben 5 anni dall’inizio della guerra d’invasione in Iraq voluta a tutti i costi dall’amministrazione Bush.

Ma l’Idiota che siede alla Casa Bianca continua a credere in una realtà virtuale che esiste solo nel suo cervello, e prosegue imperterrito nel descriverla a tutto il mondo con incredibile nonchalance.

Pochi giorni fa, in occasione appunto del quinto anniversario dell’invasione, Bush ha pronunciato un discorso al Pentagono che definire ridicolo è a dir poco un eufemismo.
Ha esordito infatti con: "I successi cui stiamo assistendo in Iraq sono innegabili". Certamente, anzi, of course…gli strabilianti successi sono sotto gli occhi di tutti.

Solo oggi per esempio, la zona verde di Baghdad (in teoria la più sicura di tutta la città) si e' svegliata sotto un martellamento di mortai e razzi (circa 18) e attacchi sanguinosi sono avvenuti nel resto del Paese, in particolare a Mosul con 13 soldati iracheni uccisi da un tir imbottito di esplosivo.
La guerra infatti continua quotidianamente senza sosta da 5 anni.

Ma per completare il quadro “vittorioso” dipinto da Bush è doveroso aggiungere i 4000 morti ufficiali tra i soldati USA, le centinaia di migliaia di morti tra i civili iracheni, i più di 4 milioni di iracheni che dal 2003 hanno dovuto abbandonare le proprie case e un Paese distrutto economicamente e socialmente.

Questa è per l’Idiota l’incontestabile vittoria USA in Iraq.

Proseguendo nel suo discorso/delirio al Pentagono Bush ha per un attimo intravisto la realtà affermando: “la battaglia in Iraq è stata più lunga, più dura e più costosa del previsto”.

Poi però è subito ritornato in sé: “Rimuovere Saddam Hussein dal potere era la cosa giusta da fare.…Per i terroristi l'Iraq era considerato il posto in cui Al Qaeda chiamava a raccolta le masse arabe per cacciare l'America. Invece l'Iraq è diventato il posto in cui gli arabi si sono uniti agli americani per cacciare al Qaeda… Stiamo aiutando il popolo iracheno ad instaurare una democrazia nel cuore del Medio Oriente. Un Iraq libero combatterà i terroristi invece di dar loro rifugio”.

Ma ovviamente l’Idiota sorvola sul fatto che proprio il Pentagono un anno fa in un rapporto riservato ha riconosciuto chiaramente che non c’era alcun legame tra Saddam Hussein e la galassia islamista denominata Al Qaeda, inesistente in Iraq prima del 2003.

Questo report doveva essere reso pubblico e diffuso, ma naturalmente l’Amministrazione Bush continua a tenerlo semi-nascosto.
Secondo questo dossier, Saddam ha sostenuto il terrorismo di Stato, ha intrecciato rapporti con formazioni radicali palestinesi, ma ha diretto le azioni eversive non contro gli Stati Uniti, ma contro i dissidenti iracheni.

Sono cose note, così come lo è l’assenza delle fantomatiche armi di distruzione di massa e il fatto, questo sì incontestabile, che l’Iraq dopo l’invasione USA è diventato un ricettacolo di miliziani islamici provenienti dall’estero e votati al martirio.

Mancano ancora 10 lunghi mesi alla fine del mandato presidenziale dell’Idiota e purtroppo dovremo ancora sorbirci i suoi deliri che saranno puntualmente propagandati dalla stragrande maggioranza dei mainstream media nei 5 continenti del pianeta.

Come direbbe Eduardo de Filippo….adda passà ‘a nuttata!