lunedì 1 febbraio 2010

Il nuovo "Osama Bin Laden", leader ambientalista...

L'ectoplasma Osama Bin Laden si è di nuovo rifatto "vivo" con l'ennesimo video-bufala trasmesso dalla tv araba Al Jazeera, pochi giorni dopo quello in cui aveva rivendicato il cosiddetto fallito attentato della mutanda esplosiva sul volo Amsterdam-Detroit il giorno di Natale.

Ma questa volta "Osama" ha parlato dei problemi legati al cambiamento climatico nel mondo, accusando i paesi industrializzati, in primis gli Stati Uniti, di essere responsabili dei cambiamenti climatici del mondo con le loro politiche "Tutti i Paesi industrializzati, soprattutto quelli grandi, sono responsabili per la crisi dell'effetto serra", ha dichiarato "Osama".

E infine ha proposto, per affrontare la crisi economica mondiale, di boicottare i prodotti americani "Dovremmo smettere di usare i dollari e liberarcene. So che ci sarebbero grosse ripercussioni, ma sarebbe l'unico modo per liberare l'umanità dalla schiavitù dall'America e dai suoi compari".

Forse abbiamo trovato il nuovo leader del PD....


Messaggi di Bin Laden: l'informazione inquinatissima
di Joël Cerutti - Le Matin - 25 Gennaio 2010
Traduzione di Pino Cabras per Megachip

Alla fine, l'autenticità dei messaggi di bin Laden viene parecchio attenuata.

I messaggi audio di Bin Laden possono durare fino a 50 minuti. Sono autenticati soprattutto da parte della CIA e dal canale panarabo Al-Jazeera. Altri esperti si mostrano più scettici.

Una voce minacciosa, una voce che rivendica, una voce che sarebbe quella di Bin Laden. L'ultimo messaggio minaccia direttamente Barack Obama, rivendica il fallito attentato del 25 dicembre scorso e promette nuovi «11 settembre» negli Stati Uniti.

Come quasi sempre, è stata Al-Jazeera a metterlo in onda il 24 gennaio. È ancora il canale panarabo ad avere formalmente identificato l'autore. A parte quest'ultimo, nessuno certifica la sua autenticità, Washington per prima. Almeno non questa volta...

Certezza aleatoria

Dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, una sessantina di messaggi sono stati attribuiti a Osama Bin Laden e alla sua nebulosa. Ci possono essere degli anni senza alcun segno di vita (2005) e altri più prolissi: sette nel 2009, quattro nel 2008, cinque nel 2007 o quattro nel 2006.

Per la CIA, l'autenticità del primo messaggio audio, pubblicato da Al-Jazeera il Novembre 2002, non solleva dubbi. Una teoria ridotta a mal partito due settimane più tardi dai ricercatori dell'IDIAP (Institut Dalle Molle d’intelligence artificielle perspective) di Martigny (Canton Vallese, Svizzera) [2].

Seppure con i condizionali d’obbligo fra gli scienziati, il messaggio sarebbe quello di un impostore (vedi la scheda più sotto).

I loro software smascherano gli imitatori, per quanto possano essere talentuosi. «Si può facilmente ingannare gli esseri umani, ma è molto più difficile ingannare la macchina», ha sottolineato, nel 2002, il dottor Samy Bengio.

La CIA, di fronte all'IDIAP non ha mai mollato la presa e ha mantenuto la sua versione. Nel 2007, i servizi segreti degli Stati Uniti identificarono di nuovo con certezza la voce di Bin Laden in un video. Il leader di al-Qa'ida nominava Gordon Brown e Nicolas Sarkozy. Il che avrebbe fornito una data al documento e dimostrato che lui era ancora vivo.

Esistenza utile

Infatti, dal 2001, il decesso di bin Laden è stato annunciato almeno sei volte da parte di vari funzionari! La tesi difesa da molti giornalisti è che l'uomo che vale 25 milioni di euro (premio offerto dagli Stati Uniti per la sua cattura) ha perso il suo capitale di vita molto tempo fa.

E che, tanto da parte di al-Qa'ida quanto degli Stati Uniti, si mantiene uno spauracchio a buona garanzia di certi crediti. «Esisterà solo agli occhi di coloro a cui è utile», ha detto il giornalista Philippe Madelin sul sito Rue 89 [3].

L’accrocchio dei nastri? Per alcuni, come Kevin Barrett (famoso propagandista della teoria del complotto sull'11 settembre), su Internet è una vicenda assodata. Parla senza mezzi termini di film «pubblicitario realizzato dalla CIA» con un fantoccio bin Laden che pesa 20 o 25 chili in più rispetto all'originale. In questo mondo di propaganda, la questione fondamentale è chi si sta manipolando chi?

2002, bin Laden non è identificato

Su richiesta dell’emittente France 2, l’IDIAP nel novembre 2002 analizza una registrazione di Bin Laden. I software utilizzati per l'analisi e il riconoscimento vocale sono basati su una ventina di documenti. È questa la materia prima che consente l'analisi delle frequenze che porta ad algoritmi che certificano una firma vocale. I software identificano le sofisticazioni fatte in studio. Quando la qualità è ottimale, si certifica l'affidabilità tra il 97 e il 98%. Se il nastro è danneggiato o se non ci sono sufficienti campioni si scende al 70%. All’epoca, il dott. Samy Bengio dell’IDIAP lamentava la scarsa qualità delle registrazioni.


Note di ReOpen911.info:

  1. Vedi: Vétérans US : les États-Unis reconnaissent ouvertement que Ben Laden est mort depuis longtemps, 22 dicembre 2009 (in francese)
  2. Leggere la loro analisi (in inglese): http://web.archive.org/web/20030404223517/http://www.idiap.ch/pages/press/bin-laden-eval.pdf
  3. Ripreso su ReOpenNews : "Ben Laden : l’enquête-choc sur un «terroriste planétaire»"


Il defunto Osama Bin Laden, guerriero del cambiamento climatico

di Kurt Nimmo - www.infowars.com - 29 Gennaio 2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di Elisa Nichelli

Non solo Osama, morto e sepolto, ci odia per le nostre libertà, ma ci odia anche perché non abbiamo impedito il cambiamento climatico. "Osama bin Laden, il leader di Al-Qaeda, ha accusato gli Stati uniti e i paesi sviluppati per non aver arrestato il cambiamento climatico e ha affermato che l'economia globale dovrebbe abbandonare immediatamente la sua fiducia nei confronti del dollaro americano, stando ad una cassetta diffusa venerdì scorso dal network Al Jazeera", dichiara il New York Times.

Osama ricorda molto Al Gore. "Parlare di cambiamento climatico non è un lusso ideologico, ma una realtà. Tutti i paesi industrualizzati, specialmente i più importanti, hanno la responsabilità della crisi legata al riscaldamento globale".

Come al solito, l'autenticità della cassetta non può essere imediatamente confermata, e ad Al Jazeera non hanno parlato di come siano venuti in possesso del messaggio.

L'audio è soprattutto la prova del fatto che la CIA e il Pentagono, con l'aiuto dei grandi media, stanno cercando di riesumare Osama e il mito di Al-Qaeda, mentre il governo intensifica la propria presenza in Afghanistan, moltiplica gli attacchi in Pakistan e lancia nuovi fronti nella falsa guerra al terrorismo in Yemen.

Il messaggio ambientalista di Osama è il secondo che viene rilasciato dal leader terrorista morto e risorsa della CIA. Domenica, il defunto Osama ha rivendicato la responsabilità per il grottesco attentato della biancheria non esplosiva dello scorso Natale, che era chiaramente una "black op" [da "black operation", un'operazione pianificata ed eseguita per occultare l'identità del suo esecutore, ndt].

"Il sig. bin Laden, che si pensa sia nascosto in Pakistan, vicino al confine con l'Afghanistan e che ha diffuso molte altre cassette contenenti invettive anti-occidentali, non ne ha realizzata una in quattro mesi, prima di quella sull'attentato a Detroit", ha denunciato il New York Times.

Osama somiglia sempre di più ad un'istituzione progressista. Negli ultimi video elogia Noam Chomsky, si lamenta per la mancata firma degli Stati Uniti al Protocollo di Kyoto, si lamenta della globalizzazione e delle politiche monetarie, e fa un appello a boicottare in tutto il mondo i prodotti americani e il dollaro.

"Noam Chomsky aveva ragione quando paragonava le politiche statunitensi a quelle della Mafia", dice Al Jazeera citando il terrorista deceduto. "Loro sono i veri terroristi, e quindi dovremmo astenerci dal fare affari con i dollari statunitensi e dovremmo provare a sbarazzarci di questa moneta il prima possibile".

Adesso gli editori e i blogger dell'establishment hanno un'arma molto utile per le loro invettive contro "i terroristi del complotto" che criticano la Federal Reserve, il sistema monetario e i banchieri. Il confronto tra Osama e Ron Paul è senza dubbio imminente.