domenica 27 giugno 2010

Facce come il culo

In queste ultime ore la facce come il culo del panorama politico italiota sono aumentate di altre tre unità.

Cominciamo ovviamente con Brancher che, dopo la vergognosa buffonata di essere nominato ministro, avvalersi del legittimo impedimento e - vista l'enorme incazzatura del Quirinale - fare retromarcia decidendo alla fine di presentarsi al processo, ha dichiarato:
"Sono tranquillo e sereno, vado avanti. Non mi aspettavo tanta cattiveria a tutti i livelli. Nella vita ne ho passate di tutti i colori, ma fino a questo punto...".

Eh certo...comunque anche noi ne abbiamo viste di tutti i colori, ma fino a questo punto...

Infine Brancher raggiunge il tragicomico aggiungendo "È indecente, non si è mai visto che l'Italia dopo aver perso i Mondiali se la prende con me". Eh sì, sei proprio uno sfigato. In tutti i sensi.

Ma dopo lo sfigato segue a ruota Bondi..."Anche nel caso del ministro Brancher, che ha dimostrato senso di responsabilità e coscienza degli interessi nazionali, il Pd dimostra di non sapersi affrancare nei momenti decisivi da un furore propagandistico e accusatorio indistinguibile rispetto a quello di Di Pietro. In questo modo, però, il Pd non riuscirà mai a svincolarsi dall'abbraccio soffocante del partito di Di Pietro e delineare un'opposizione che sia politicamente e culturalmente diversa e probabilmente più incisiva".

Veramente fantastico Bondi, soprattutto quando dice che Brancher ha dimostrato senso di responsabilità e coscienza degli interessi nazionali.
Però il mancato poeta finge di rendersi conto che in questa occasione il Pd forse ha fatto la sua migliore figura di sempre come forza d'opposizione, il che è tutto dire...

E ora la ciliegina finale..."La rinuncia di Brancher ad avvalersi del legittimo impedimento e la decisione di presentarsi in udienza, dimostrano la correttezza di un ministro che, grazie al suo lavoro, darà forte impulso alle riforme, uno degli obiettivi primari di questo Governo. Le sue decisioni mettono a tacere quel polverone, del tutto strumentale, sollevato dalla sinistra in questi giorni. Brancher è stato oggetto infatti di attacchi personali inaccettabili e per questo gli esprimo la mia profonda solidarietà".

Così ha pontificato la Gelmini che, oltre ad aggiungersi legittimanente ai primi due nel titolo del post, ha perso un'altra occasione per rimanere in silenzio ma in compenso si è guadagnata un'altra medaglietta dopo quella dell'anno scorso per il titolo di miglior culo seduto su una poltrona di ministro...