A meno di 24 ore dall'apertura dei seggi elettorali il patetico teatrino della politica italiota aggiunge altre "perle" al suo già ricco carniere.
Oggi il quotidiano spagnolo El Pais è stato denunciato per aver pubblicato le foto di Villa Certosa che erano state sequestrate qualche giorno fa. Lo ha annunciato il fido avvocato del premier Niccolò Ghedini, che ormai svolge a tempo pieno la sua attività di avvocato relegando a puro hobby (ben pagato però) quella di deputato del Pdl.
El Pais però risponde
Insomma, la telenovela continuerà anche dopo le elezioni.
Passiamo ora alla faccenda, leggermente più seria, degli abusi sui voli di Stato. Anche in questo caso Ghedini annuncia una querela. Questa volta all'Unità, perchè oggi ha pubblicato un servizio nel quale si riferisce che quattro aerei ed un elicottero di società private che fanno capo a Fininvest sono stati classificati voli di stato.
Ma ora si raggiunge il sublime, con queste affermazioni del premier "Salgo su quegli aerei con il mio staff e ho l'assoluta libertà di invitare a salire chi voglio. Qualsiasi passeggero sale non fa aumentare di un euro il costo di quel volo. I miei ospiti non possono essere ripresi e fotografati nella loro intimità. Io ai miei ospiti offro le cene e uno spettacolo che non grava sul bilancio dello Stato visto che mi porto il cuoco e la servitù da casa mia".
La servitù!!!!!!! No comment...
Poi il papi chiosa di par suo "(di voli di Stato, ndr) ne abbiamo fatti più del governo precedente perché abbiamo lavorato di più e ci siamo trovati in mezzo ad una crisi internazionale, per cui dobbiamo andare spesso in giro per il mondo per delle riunioni".
Grasse risate e standing ovation....Apicella e uno stuolo di escort a dettare le linee strategiche per affrontare la crisi economica globale. Fenomenale!!
E chiudiamo in bellezza con il tormentone Giuseppe Pizza.
Sì, sempre lui; quello che voleva far rinviare le elezioni politiche del 2008 perchè la sua lista (la Dc...) era stata inserita in ritardo nella competizione elettorale.
Anche quest'anno Pizza ha provocato un altro casino. Infatti
Ma essendo stato respinto soltanto il simbolo e non la lista, il partito di Pizza si presenterà sotto un altro simbolo.
E grazie a Pizza qualche decina di migliaia di euro verrà buttata via per ristampare le schede.
Qui però non paga papi...
Berlusconi a nudo
da El Pais – 5 Giugno 2009
Le immagini non rivelano la privacy del primo ministro, ma la sua deriva autoritaria.
Che Silvio Berlusconi non si sbagli: la stampa democratica rispetta la sua intimità, è lui che continua a metterla in discussione. Perché la pubblicazione delle fotografie delle sue feste private non obbedisce ad un tentativo di mettere in dubbio la sua morale come cittadino, ma al proposito di dimostrare che lui, come primo ministro, sta cercando di trasformare lo spazio della politica democratica in un semplice prolungamento delle sue relazioni di amicizia e dei suoi intrattenimenti.
Questo è esattamente ciò che - secondo le sue stesse dichiarazioni - ha fatto, elaborando le liste elettorali del suo partito, e persino assegnando le responsabilità di Governo. E va anche menzionato l'utilizzo delle risorse che lo Stato mette a disposizione del primo ministro per rispondere alle proprie responsabilità istituzionali. Trasportare invitati a feste private non è il compito degli aerei ufficiali, poco importa che si tratti di ballerine o presentatrici televisive. E il fatto che il primo ministro abbia fatto approvare nel 2008 una legge che apre i voli di Stato a qualsiasi accompagnatore non gli offre una copertura giuridica, al contrario evidenza un flagrante abuso di potere.
La stampa italiana ha denunciato lo scandalo, e la risposta del primo ministro non consiste solamente nel negare o banalizzare i fatti, presentandosi come un paterno protettore di ragazze nelle quali assicura di apprezzare speciali talenti artistici o politici. Ricorrendo alla confusione tra gli interessi pubblici e privati, Berlusconi ha provato, inoltre, a gettare discredito su cittadini che, come la sua stessa moglie, erano in condizione di corroborare le denunce. Questo tipo di pressione è la prova che, sotto Berlusconi, la libertà di espressione è minacciata. La giustizia italiana ha sequestrato, d'altronde, l’intero archivio del fotografo che ha scattato le immagini.
Con questo scandalo Berlusconi resta nudo, non come cittadino, ma come politico. Se finora i suoi eccessi erano stati presi scherzosamente, oggi esistono nuovi e potenti motivi per avvertire che ciò che il primo ministro sta mettendo in gioco è il futuro dell'Italia come Stato di diritto. E un'Italia che scivoli sul pendio verso il quale la sta trascinando Berlusconi non è solo un motivo di preoccupazione per gli italiani, ma per tutti gli europei.